Leggere è un’attività gratificante e allo stesso tempo molto utile per diversi aspetti; in particolare aiuta a riflettere su vari interrogativi della vita in maniera più approfondita. Benché sia un passatempo impegnativo, durante il quale il cervello deve sforzarsi di partecipare in maniera attiva, permette di evadere dalla quotidianità per saperla poi affrontare in maniera più consapevole.
Uno degli scrittori che permettono questo tipo di riflessione è il giapponese Haruki Murakami, che a partire dalla fine degli anni ‘70 si è imposto nello scenario internazionale entrando nel novero degli scrittori di nuova generazione più importanti e conosciuti. Dopo aver pubblicato numerose opere, nel 2008 Murakami pubblica L’arte di correre, opera che fin dalla sua pubblicazione ha riscosso grande successo.
L’ARTE DI CORRERE DI MURAKAMI
L’arte di correre di Murakami è un libro strettamente legato alla biografia dell’autore e soprattutto a un momento di cambiamento che ha interessato il suo stile di vita. Per questo motivo occorre dedicare uno spazio alla sua storia personale.
Scrittore giapponese, Murakami nasce nel 1949 a Kyoto ma cresce a Kobe. Figlio di un monaco buddhista professore di letteratura giapponese, Murakami si laurea in letteratura all’Università di Tokyo. Subito apre con la moglie un jazz bar chiamato Peter Cat, ma quando nel 1979 vince un premio per scrittori esordienti, inizia a pensare di dover ritagliare molto più tempo da dedicare alla sua carriera di scrittore.
Nel 1981 decide di chiudere il jazz bar e continua la sua produzione di libri; come egli stesso ha raccontato, passare a un lavoro così sedentario come la scrittura rischiava di peggiorare la sua salute. Decide così di cambiare stile di vita: smette di fumare sessanta sigarette al giorno e inizia a dedicarsi alla corsa partecipando a numerose maratone. Mentre il suo precedente lavoro di barman lo costringeva a orari poco regolari, Murakami afferma di aver completamente mutato le sue abitudini anche grazie all’impatto della corsa sulla sua vita: si alza molto presto, scrive, si dedica alla corsa o al nuoto e va a dormire a un orario regolare.
Ne L’arte di correre vuole proprio raccontare quanto la corsa abbia influito sulla sua vita e come la maratona sia in realtà simbolo della vita in generale. Inizia a scrivere la sua opera nell’estate tra 2005 e 2006; la prima edizione originale risale al 2007, ma in Italia il libro viene pubblicato nel 2009 da Einaudi nella collana Frontiere Einaudi, la quale accosta a opere di natura saggistica una produzione più romanzesca; è proprio questa la natura de L’arte di correre, che si trova proprio a metà strada tra il racconto autobiografico e la riflessione saggistica.
L’ARTE DI CORRERE – TRAMA
L’arte di correre racconta, in chiave autobiografica, del rapporto tra la scrittura e la passione per la maratona, due attività che non potrebbero esistere l’una senza l’altra nella vita di Murakami; come egli stesso ha spiegato in diverse interviste, scrivere è un’operazione sedentaria e soprattutto pericolosa, poiché lo scrittore si trova costantemente a dover affrontare i propri lati più oscuri; per eliminare le tossine prodotte dal contatto con essi, un buon metodo è appunto la corsa.
All’interno del libro quindi è possibile trovare una riflessione sulla corsa, ma anche sulla vita e sull’autodisciplina: Murakami mette il lettore di fronte alla possibilità di imparare a riconoscere i propri limiti e le proprie potenzialità, e offre anche alcuni consigli tecnici sulla corsa che un buon maratoneta non può fare altro che condividere. A fare da sfondo ai pensieri e alle vicende raccontati è presente la musica, fedele compagna durante gli allenamenti dello scrittore.
L’ARTE DI CORRERE – RECENSIONE
L’arte di correre racconta di un percorso di cambiamento e di crescita personale; per questo motivo, sebbene il titolo potrebbe trarre in inganno, non si tratta di un manuale sulla corsa. Dunque, è un’opera adatta a tutti coloro i quali, maratoneti e non, vogliono cercare nuovi spunti di riflessione sulla vita e vogliono compiere un percorso di analisi interiore.
Attraverso il cammino di Murakami all’interno delle sue sensazioni fisiche e morali è possibile scorgere alcuni temi universali: primo fra tutti è la capacità di resilienza che bisogna acquisire per superare i propri limiti. Lo scrittore sottolinea che secondo lui nella maratona, come nella vita, è molto più importante raggiungere un proprio obiettivo piuttosto che battere un avversario, e lo sport più consono per realizzare ciò è la maratona. Inoltre, allenare il corpo e abituarlo a una rigida disciplina permette allo scrittore di acquisire una maggiore capacità di concentrazione che gli permetterà di svolgere il proprio lavoro nel migliore dei modi. Emerge quindi un’immagine di Murakami molto lontana dallo scrittore inteso come artista sregolato; il suo genio si basa su un lavoro di autodisciplina e su una vita metodica e abitudinaria.
Molto coinvolgente è anche il modo di raccontare che Murakami utilizza nei suoi libri e qui in particolare, dove esprime le proprie riflessioni mantenendo sempre uno stile schietto, onesto e mai prolisso.
PERCHÉ LEGGERLO PRIMA DI DORMIRE
In generale, leggere qualche pagina prima di dormire è un’abitudine molto consigliata soprattutto per combattere l’insonnia e apportare numerosi benefici al cervello. Tenere la mente occupata su qualcosa di gradevole aiuta notevolmente ad allontanare i pensieri negativi che potrebbero sopraggiungere prima di addormentarsi: ciò aiuterebbe a ridurre lo stress. Inoltre, in un mondo sempre più abituato ad essere connesso, la lettura può insegnare a tenere lontano smartphone e tablet che invece non aiutano nel prendere sonno.
Ne L’arte di correre in particolare è possibile scorgere alcune riflessioni positive e motivazionali che permettono di addormentarsi più serenamente e di pensare agli impegni del giorno successivo con più coraggio e determinazione. Inoltre, la scrittura di Murakami, pensata per essere leggera e chiara, capace di veicolare messaggi importanti con un linguaggio immediato, non richiede un enorme sforzo, ma anzi ha il potere di coinvolgere la mente e aiutarla a liberarsi dai pensieri negativi.